08/06/2020

Prendersi cura dell’udito è qualità di vita

L’udito, anche se oggi appare sottovalutato rispetto alla vista, è l’organo di senso più importante di cui l’essere umano disponga. L’udito contribuisce in misura decisiva alla nostra percezione e conoscenza del mondo. Svolge un ruolo essenziale nel metterci in contatto con la realtà circostante. I suoni arricchiscono la nostra vita e rendono possibile la comunicazione: chi sente è partecipe. Quando però la nostra capacità uditiva si fa più limitata e i suoni perdono nitidezza, ci sentiamo spesso isolati e avvertiamo una certa distanza fra noi e gli altri.

Perdiamo anche quella sensazione di sicurezza che ci è tanto fondamentale: non solo nelle conversazioni o nel quotidiano ma anche in situazioni particolarmente determinanti, ad esempio per strada.

Gli studi scientifici non lasciano molti dubbi, tale condizione comporta anche una diminuzione dell’ascolto ad esempio, di radio e televisione, può condurre alla perdita di interessi e attività, sino all’isolamento sociale anche per riduzione dell’autostima, con ripercussioni sul tono dell’umore, queste sono tutte problematiche che a loro volta possono causare la comparsa di depressione o di patologie neurologiche come la demenza o l’Alzheimer.

Possiamo quindi dire che un deficit uditivo non solo compromettere le relazioni sociali ma incide fortemente sullo stato di salute psichica dell’individuo.

È quindi fondamentale prendersi cura del proprio udito cercando, ad esempio, di limitare il più possibile l’uso di auricolari, tenersi a distanza di sicurezza da fonti di rumore e quando non è possibile usare dei dispositivi di protezione quali cuffie, tappi auricolari. È altresì importante controllare periodicamente il proprio udito attraverso dei test professionali perché la perdita della percezione uditiva è talmente graduale nel tempo che non ci si rende conto della ridotta percezione fino a che questa non arriva ad un livello tale da compromettere appunto la vita di relazione.

In Italia sono 7 milioni gli individui con un calo uditivo ma solo l’11% ha intrapreso un corretto percorso riabilitativo. Attualmente esistono soluzioni uditive alla portata di tutti, in grado di adattarsi alle diverse esigenze e stili di vita, che aiutano a capire meglio le parole. Oltre a essere praticamente invisibili, questi dispositivi consentono un recupero dell’udito sia quantitativo sia qualitativo.

Per chi non sente non basta amplificare i suoni, il problema principale è capire le parole e questo avviene perché non sentiamo solo con le orecchie, ma anche con il cervello. Ciò significa che un disturbo dell’udito non solo rende difficile sentire le parole dette dagli altri, ma anche comprenderne il significato. Un semplice test non è sufficiente per determinare un quadro completo della situazione uditiva.

Per ottenere indicazioni precise, è necessario un esame professionale, eseguito in una struttura specializzata, in grado di analizzare le capacità uditive in diversi ambienti di rumore e situazioni sonore. Capire non solo quanto, ma anche come si sente, è fondamentale per la scelta della soluzione uditiva.

Usare un apparecchio acustico cambia la vita a chi lo indossa e quella dei suoi cari, facendo riacquistare serenità, sicurezza e salute.

Il cervello deve abituarsi nuovamente alla percezione dei nuovi suoni non sentiti da tempo. Per alcuni bastano pochi giorni, ad altri occorrono diverse settimane. Affidarsi ad una struttura specializzata è fondamentale per essere accompagnati nel percorso riabilitativo, per mantenere l’efficienza degli apparecchi e per massimizzare nel tempo i benefici ottenuti.

Curare il proprio udito è qualità di vita. Fare un esame audiometrico può esserti d’aiuto.

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